Scambiatori a fascio tubiero: cosa sono e a cosa servono 

Gli scambiatori a fascio tubiero sono uno dei tipi più popolari di scambiatori presenti sul mercato. Essi, grazie alla loro flessibilità, sono sono in grado di resistere ad un’ampia gamma di pressioni e temperature. Esistono due principali categorie di scambiatori a fascio tubiero: quelli che vengono utilizzati nell’industria petrolchimica e quelli che vengono utilizzati nel settore energetico come riscaldatori dell’acqua di alimentazione e condensatori di centrali elettriche. Indipendentemente dal tipo di industria in cui viene utilizzato lo scambiatore, ci sono una serie di caratteristiche comuni. Scopriamolo insieme.

Caratteristiche scambiatori a fascio tubiero

Uno scambiatore a fascio tubiero è costituito da una serie di tubi montati all’interno di un guscio cilindrico. Due fluidi possono scambiare calore, un fluido scorre all’esterno dei tubi mentre il secondo fluido scorre attraverso i tubi. I fluidi possono essere monofase o bifase e possono fluire in parallelo o in una disposizione a flusso incrociato/controcorrente.

  • Lo scambiatore a fascio tubiero è costituito da quattro parti principali:
  • Intestazione anteriore: è qui che il fluido entra nel lato tubi dello scambiatore. A volte viene indicato come intestazione stazionaria.
  • Collettore posteriore: qui è dove il fluido lato tubo lascia lo scambiatore o dove viene riportato al collettore anteriore negli scambiatori con più passaggi lato tubo.
  • Fascio tubiero: comprende tubi, piastre tubiere, deflettori e tiranti ecc. per tenere insieme il fascio.

Principio di funzionamento

Il funzionamento di uno scambiatore di calore a fascio tubiero è abbastanza semplice. Un fluido scorre all’interno dei tubi e l’altro attraverso il guscio. Durante il flusso si scambiano il calore, il che significa che il fluido freddo guadagna il calore dal fluido caldo. Quindi un fluido freddo entra nell’ugello di ingresso del guscio (o lato tubo o lato canale) ed esce dall’ugello di uscita come fluido caldo. Ovviamente l’altro fluido si raffredderà in uscita rispetto a quello in ingresso. Il trasferimento di calore in uno scambiatore di calore a fascio tubiero è determinato dalla superficie esposta che è decisa dal numero di tubi metallici termicamente conduttivi.